Blogger templates



FILOSOFIA

L’ACADEMY è il centro di innovazione e sviluppo dell’AC Milan formata da professionisti dello sport: uno staff di docenti, laureati in Scienze Motorie, psico-pedagogisti, insegnanti di calcio che opera, con conoscenza e competenza secondo principi e procedimenti finalizzati a promuovere, attraverso l’insegnamento del calcio, la Cultura dello Sport

L’ACADEMY, attraverso il proprio metodo di insegnamento INTEGRATO propone di tenere insieme:  
- sia le componenti tecnico-tattiche-relazionali (all’interno di una metodologia applicata)  
- sia gli interlocutori e gli interpreti a diverso titolo di tale metodo
L’ACADEMY rispetto delle fasi di crescita dell’età evolutiva dei bambini e della loro personalità, affianca le famiglie, i “tecnici”, i “dirigenti” delle SCM, coinvolge anche le diverse istituzioni educative (università, scuole, enti e fondazioni) con l’obiettivo di: 

Imparare Ragionando 

Imparare un gesto tecnico è come imparare una poesia a memoria: bisogna ripeterla tante volte quanto è necessario per memorizzarla ma, per memorizzare, sia una poesia sia un gesto tecnico, si deve pensare a quello che si sta facendo, capirne il senso e cercare, quindi, di imparare ragionando. 

L’ACADEMY, attenta alle necessità di ogni fase di crescita del bambino, insegna attraverso il Gioco:  
- Il Gioco è cultura e vita, è senso della realtà e nello stesso tempo è fantasia, creatività, inventiva e maturazione mentale

LA METODOLOGIA INTEGRATA 
Io, la mia mente e il mio corpo sono gli elementi che riguardano la sfera psico-pedagogica e motoria.
La palla è l’elemento attinente all’area Tecnica.
I compagni e gli avversari sono gli elementi che attribuiscono l’attinenza alla situazione Tattica.

IL VALORE DELLA CONOSCENZA E DELLA COMPETENZA
Il dovere di conoscere i bambini (le loro fasi sensibili di crescita) e conoscere il calcio (la materia)


IL PROCESSO DIALOGICO 
Un metodo che pone al centro l'intreccio indissolubile di tutte le componenti rilevanti per il benessere integrale del bambino: le diverse figure adulte (tecnici, genitori e dirigenti) e il loro legame.
Guardare così al bambino come individuo all’interno di reti relazionali in modo da individuare linee di sviluppo sempre più consone e adeguate a rispondere ai suoi bisogni emergenti.

- La prospettiva dialogica è anche una prospettiva relazionale, in quanto presuppone/suggerisce l’interscambio, la relazione: non si può fare a meno dell’altro, dell’interlocutore (BAMBINI)

- Porre il dialogo alla base del processo di insegnamento/apprendimento significa trovare momenti di riflessione e di corresponsabilità e prospettive condivise (TECNICI – GENITORI – DIRIGENTI)


CORRESPONSABILITA’ DELLE FIGURE ADULTE 
La SOCIETA’ SPORTIVA ha il dovere etico morale di destinare alla Scuola Calcio attenzione, competenza e professionalità per farla crescere nell’ottica del raggiungimento di obiettivi sportivi, umani e sociali

RESPONSABILITA’ SOCIALE


ALLENIAMOLI A PENSARE
L’ACADEMY attraverso MILAN JUNIOR concretizza la volontà di concorrere alla crescita dei bambini che per diventare dei veri «calciatori» hanno bisogno di crescere divertendosi e hanno necessità di essere:  

- educati alla vita sportiva ricordandosi che devono sempre fare affidamento alla loro capacità di ragionamento (giocatore “pensante”
La possibilità di educare un bambino all’attività sportiva, cercando di farla diventare un bisogno da soddisfare costantemente, è uno degli obiettivi dell’ACADEMY
Si rende così necessario diffondere a tutte le figure adulte che gravitano attorno al bambino, siano essi genitori (coinvolti ed in-formati) che addetti ai lavori (tecnici “pensanti” e dirigenti “responsabili”) la… Cultura dello Sport

MESSAGGI CONGRUENTI


UNA NUOVA PROSPETTIVA 
L’obiettivo principale è quello di portare ad un livello superiore di consapevolezza e responsabilità quindi ad un nuovo ruolo dell’insegnamento attraverso il gioco del calcio diffondendo la cultura dello sport
Trasformare il modo di intendere l’insegnamento del gioco del calcio, considerando anche il livello delle relazioni. Chi insegna ha bisogno di imparare dai feedback che riceve dal contesto in cui si trova. 

> ISTRUTTORE: colui che addestra particolarmente sportivi o militari. 
(N.A.G.C. Nucleo Addestramento Giovani Calciatori) 

> INSEGNANTE: colui o colei che a livello professionale, trasmette ad altri, in modo organico, delle specifiche conoscenze acquisite su un determinato argomento e le modula con la capacità di apprendimento di chi le deve ricevere (bambino)

OLTRE L’ISTRUZIONE VERSO L’EDUCAZIONE ALLO SPORT (cultura sportiva) 

Chi sceglie il ruolo «dell’insegnante di calcio» deve essere consapevole che più che dare, deve ricor-dare ciò che già è dentro ogni individuo (talento di ognuno), riconoscerlo e nutrirlo: troppo spesso l’adulto è guidato dal proprio ego eccessivo, che invece si nutre di nozionismo o ambizione personale. 

Un’altra caratteristica distintiva del metodo rimane l’approccio al tempo, che nell’addestramento cerca il risultato nel breve (partita), mentre nell’insegnamento, rispetta maggiormente con pazienza i tempi di apprendimento e di interiorizzazione del ricevente (bambino) (valutare la prestazione all’interno del percorso formativo).

Occorre cambiare la prospettiva e di conseguenza il modo di pensare e vivere il gioco del calcio e quindi la cultura sportiva, interiorizzando un livello di consapevolezza superiore che è il vero cambiamento ed innovazione.